Corno alle Scale Hotel - Guida Turistica

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.: CORNO ALLE SCALE
 Il Corno alle Scale (1945 m s.l.m.) è la più alta montagna che si trova nella provincia di Bologna ma raggiungibile anche dal versante modenese e da quello pistoiese. La strada d'accesso principale sale da Vidiciatico nella valle del Torrente Dardagna e si arresta poco sopra il Rifugio del Cavone a circa 1.500 m s.l.m.
 Dal punto di vista orografico la montagna si presenta nettamente differenziata fra il versante nord e quello meridionale. Mentre, infatti il versante meridionale (che tributa, tramite il Torrente Verdiana, nel Fiume Lima, affluente del Serchio, e sostanzialmente anche quello nord-occidentale che adduce, tramite il Torrente Dardagna, nel Leo e, quindi, nel Panaro e nel Po), si presentano come caratterizzati da gibbosità ricoperte da praterie sopra i 1.500 m s.l.m., il versante Nord-Est (che tributa al Reno tramite il Fiume Silla) si presenta assai impervio e caratterizzato da una parete a balze rocciose pressoché verticale (i Balzi dell'Ora) alta circa 1.000 m sul fondovalle del Silla, parete che non trova riscontro in nessuna altra formazione orografica appenninica, eccetto che in Abruzzo. Sulla cima, nelle vicinanze del burrone che precipita verso i Balzi dell'Ora, fu posta una grande croce metallica alta 15 metri che è visibile da decine di chilometri di distanza. Il panorama che si gode dalla vetta (che si presenta in forma di piccolo altopiano con punte gibbose a prateria - La Punta Sofia, di 1.939 m s.l.m., la Punta Giorgina, di 1.945 m s.l.m.) è uno dei più vasti d'Italia (come, del resto, quello che si gode dalla sommità del non lontano Monte Cimone che è alto 2.165 m), poiché la montagna è circondata da altre vette tutte di sensibile minor altezza: in giornate particolarmente limpide l'orizzonte spazia a 168 Km di distanza a livello del mare, rendendo visibili addirittura, non solo i mari Adriatico e Tirreno, non solo quasi tutte le città della Pianura Padana, Firenze, Pistoia, ecc., ma addirittura il Monte Cinto, in Corsica (alto 2.710 m) e la sommità del Terminillo (m. 2.213), nel Lazio Reatino, oltre che, ovviamente quasi tutta la cerchia delle Alpi. Proprio per questa sua peculiare caratteristica la vetta della montagna (sulla quale, a causa della sua diretta esposizione alle correnti umide provenienti dal Tirreno, peraltro, spessissimo s'addensano fitte nuvole, piove con inusitata copiosità e violenza - circa 4.000 mm/anno di pioggia, fra le massime in Italia - e soffiano venti sovente con velocità superiori a 100 Km/h anche in piena estate) costituisce vertiche principale di triangolazione delle rete geodetica italiana.
 In una conca posto poco sotto la cima, alla quota di 1.775 m s.l.m. sorge il caratteristico Lago Scaffaiolo, meta di classiche gite di bolognesi, pistoiesi e fiorentini, a dispetto dell'esiguità della sua superficie (larghezza 50 m circa, lunghezza 200 m circa e profondità massima 2,50 m) è importante perché costituisce uno dei più elevati laghi appenninici di crinale (il suo immissario è un ruscello temporaneo alimentato solo dalle frequentissime piogge e dalle copiosissime nevicate invernali il cui manto facilmente supera i 3 metri di spessore ed è privo d'emissario) e, caso unico al mondo insieme al Lago di Pilato sui Monti Sibillini, nelle sue acque era rinvenibile un rarissimo gamberetto d'acqua dolce, il Chirocefalo del Marchesoni. Presso le sue rive sorge il Rifugio Duca degli Abruzzi (più volte ricostruito) che fu il primo rifugio costruito nell'Appennino Settentrionale.
 In questa zona è presente l'omonimo Parco regionale Corno alle Scale in cui tra la fauna presente nella zona si incontrano specie tipiche dei boschi come lo scoiattolo, la marmotta, il tasso, la faina e il capriolo. Le zone intorno alla montagna furono frequentate fin dai tempi preistorici: ne sono testimoni i numerosi ritrovamenti di frammenti dell'età della pietra rinvenuti a Sboccata dei Bagnadori e i vari ritrovamenti dell'età del bronzo. Oggigiorno la stazione sciistica del Corno alle Scale è diventata famosa per essere stata la località in cui Alberto Tomba cominciò a sciare. Essa offre oltre 30 Km di piste su tutto il comprensorio e si trova a metà strada tra Bologna e Firenze. Ai piedi della montagna si trova Lizzano in Belvedere con la sua frazione Vidiciatico, mete turistiche non solo in inverno a causa delle numeroese specialità gastronomiche di queste valli.